Dimensioni economiche e trend dell’agricoltura italiana

Il valore della produzione agricola nel 2018 è pari a 55.879 mln €, in crescita del 2% rispetto al 2017. Il valore aggiunto agricolo, pari a 30,7 mld € nel 2018, ha avuto un andamento altalenante nel corso degli ultimi anni, caratterizzati al contrario da un recupero per gli altri settori economici, con l’eccezione del settore costruzioni. La produzione agricola nazionale è ampia e variegata: le produzioni che concorrono a determinare la maggior parte del valore della produzione agricola italiana riguardano i prodotti dell’allevamento (carne e latte), l’ortofrutta, i prodotti vitivinicoli e cerealicoli. La produzione agricola viene realizzata per il 51% dalle regioni del Nord Italia, dal 15% dal Centro e dal 34% dal Sud.

Lavoro in agricoltura

Numeri del lavoro dipendente in agricoltura

Nel 2017, il numero di occupati in agricoltura (stagionali, part time e full time) è 1.097.007 lavoratori, di cui 37.009 impiegati, quadri e dirigenti e 1.059.998 operai agricoli. L’agricoltura impiega il 12% degli operai dipendenti italiani; è infatti il settore a più alta incidenza di operai sul totale dei dipendenti (97% rispetto al 56% del totale economia). Prevalgono gli operai a tempo determinato (OTD=90%), rispetto a quelli a tempo indeterminato (OTI=10%). In termini di giornate invece questi ultimi incidono per il 25% sul totale delle giornate lavorate (pari a 110,7 milioni nel 2017). Il numero degli operai agricoli è superiore al Sud (57% del totale Italia), mentre al Nord si concentra la maggiore quota di impiegati, quadri e dirigenti (52% del totale Italia).

Tessuto produttivo agricolo

Struttura delle imprese agricole in Europa: il ruolo dei giovani

Il tessuto produttivo italiano è composto da un elevato numero di aziende agricole (1,145 milioni di imprese), con dimensioni medie nettamente inferiori a quelle dei principali partner agricoli europei (11 ha per azienda, contro i 61 di Germania e Francia). Appena il 4% delle aziende italiane è condotta da agricoltori «under 35», mentre la loro incidenza è circa doppia in Germania e Francia. Le dimensioni medie sono più elevate rispetto al totale (20 ha), ma ancora significativamente inferiori a quelle degli altri big player. In questi paesi il ricambio generazione procede a ritmo elevato, mentre in Italia ogni dieci conduttori «over 65» è presente un solo giovane «under 35». L’Italia si distingue per la presenza di giovani imprenditrici, che rappresentano il 26% del totale dei conduttori giovani nel nostro paese e incidono per il 10% sul totale delle giovani donne a capo di un’azienda agricola a livello europeo. I settori più attrattivi per i giovani sono quelli a più elevato valore aggiunto: zootecnico e ortoflorofrutticolo.

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